Il 16 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Tartaruga Marina.

Perchè oggi questa giornata?
Si è scelta questa data perchè è il giorno del compleanno del dottore Archie Carr, celebre erpetologo che dedicò tutta la sua vita alla studio e alla tutela delle specie in pericolo, in particolare della tartaruga marina.
Egli fu tra i primi a rendersi conto delle condizioni di pericolo in cui versavano questi animali. Fu quindi tra i co-fondatori dell’organizzazione no profit Sea Turtle Conservancy per la tutela di tutte le specie di tartarughe marine (https://conserveturtles.org/).
La tartaruga marina e le sue caratteristiche
La tartarugha marina è uno dei rettili che abita i mari tropicali e subtropicali e che respira aria essendo dotata di polmoni.
Le tartarughe marine hanno forma, dimensioni e colori diversi, ma tutte hanno un corpo allungato ricoperto da un guscio, la cui parte superiore prende il nome di carapace. Il carapace è composto dalle coste e da parte della colonna vertebrale e, lateralmente si unisce con il guscio ventrale che prende il nome di plastron.

Il carapace varia per forma, lunghezza e disposione delle squame dure. La disposizione di queste squame può essere utilizzata per determinarne la specie.
La tartaruga marina non ha dei denti ma delle mascelle modificate in “becchi” affilati adatti a tagliare il cibo che ingerisce. Non tutte le specie di tartaruga marina hanno la stessa alimentazione e, a seconda di quello che mangiano si distinguono in erbivore, carnivore ed onnivore.

Ha dei timpani ricoperti da pelle e non ha orecchie visibili.
L’occhio della tartaruga marina ha due palpebre ed è in grado di distinguere i colori e di vedere bene sott’acqua.
La tartaruga marina ha un olfatto molto sviluppato che usa per orientarsi nell’acqua: essa è tra le migliori naviganti del mare!
Ha quattro zampe a forma di pinne; le due anteriori sono le più sviluppate e le permettono di muoversi velocemente e con agilità in acqua.
Il ciclo vitale
La tartaruga marina mantiene strettissimi rapporti con la terraferma: infatti, pur accoppiandosi in acqua, le femmine devono raggiungere la terraferma per doporre le uova.
La maggior parte delle femmine torna a nidificare sulla spiaggia dove è nata (https://www.amoreperilmare.com/giornata-mondiale-della-migrazione-dei-pesci/): scava una buca di circa 50 centimetri nella quale depone qualche centinaio di uova.
Dopo circa uno o due mesi le uova si schiudono ed i piccoli si dirigono autonomamente verso l’acqua: le femmine ritornerrano nuovamente sulla terraferma solamente per deporre le uova.
Il sesso della tartaruga è determinato dalla temperatura a cui le uova sono esposte durante l’incubazione: se è alta, superiore a 29°C nasceranno femmine, se è più bassa nasceranno maschi.
La tartaruga marina e le principali minacce
Le tartarughe esistono da moltissimo tempo e in natura hanno pochi nemici, come per esempio i grandi squali.
E’ l’uomo la minaccia più pericolosa per questo animale.
La presenza dell’uomo sulle spiagge, con la costruzione di stabilimenti turistici, porta alla diminuzione dei siti dove le tartarughe possono deporre le uove. Inoltre la presenza di rifiuti plastici sulle spiagge compromette i siti di nidificazione.
La collisione accidentale con le imbarcazioni e le catture intenzionali per il consumo di carne o per la vendita illegale del carapace sono altri fattori da non dimenticare.
L’inquinamento marino, in particolare i rifiuti plastici, vengono ingeriti da questi rettili perchè scambiati per meduse, pesci o alghe e ne causano il soffocamento.
Ma uno dei fattori principali che determina la diminuzione di queste popolazioni è l’interazione delle tartarughe con l’attrezzatura da pesca, cioè con gli ami ma soprattutto con le reti: infatti l’intrappolamento delle tartarughe nelle reti porta all’incapacità di risalire in superficie per respirare e quindi all’annegamento.

Per fortuna, ormai ubiquitariamente nel mondo, si sono e si stanno diffondendo sempre più centri di primo soccorso, di cura e di recupero per questi animali.
Questi centri svolgono anche il ruolo di sensibilizzare ed educare i giovani e gli adulti alla conoscenza e al rispetto delle tartarughe.
Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare a Marathon, una delle isole Keys in Florida, il Turtle Hospital.

Questo è l’unico ospedale riconosciuto al mondo per le tartarughe marine, aperto nel 1986 e ricavato da un ex motel.
Il motto di chi presta servizio qui è: “salva, riabilita, rilascia” (Rescue, Rehab, Release) (https://www.turtlehospital.org/).

Il nostro contributo
Oltre a diminuirel’uso della plastica (https://www.amoreperilmare.com/la-giornata-mondiale-degli-oceani/), ognuno di noi può ridurre l’impatto che l’uomo ha sull’habitat delle tartarughe, condividendo con il maggior numero di conoscenti possibile quello che ha letto oggi, in modo che sempre più persone diventino consapevoli dell’impatto che le proprie azioni hanno sulla natura.
